Giuseppe Silvi
di Giuseppe Silvi

Categorie

  • Scritti

Tags

  • Luigi Nono
  • Prometeo

Perché sono qui?
Prima di procedere alla stesura degli appunti ho urgenza di rispondere a questo perché.
Gli appunti che seguono sono una trascrizione estesa e articolata degli appunti cartacei presi con penna stilografica usa e getta Pilot su quaderno a righe Clairefontaine. La carta millimetrata è Fabriano.

Quando Davide Tedesco mi ha chiesto cosa ne pensassi di organizzare al LEAP un incontro guida all’ascolto sul Prometeo di Nono mi sono chiesto, e gli ho chiesto, chi potesse guidare un incontro simile. Non si trattava di fare un’analisi dell’opera. Né di mettere in piedi un apparato musicologico, inevitabilmente inesistente, per l’occasione.

Potresti farlo tu!

Si. Probabilmente è nella mia struttura mentale quello di accogliere una sfida come questa. Probabilmente perché, da Nono, non ho timore di errare, lo ritengo necessario.

Indice dei Contenuti

  1. Allucinante
  2. Prima Allucinazione

Allucinante

Ho accettato da me stesso l’incarico vedendo una possibilità di studio (e di fallimento): cosa farei, quale sarebbe il mio percorso di studio se fossi chiamato ad interpretare, da musicista il Prometeo di Nono?

Questa è la mia prima risposta a quel perché: per condividere un processo di allucinazione .

Allucinazione: fenomeno psichico, provocato da cause diverse, per cui un individuo percepisce come reale ciò che è solo immaginario. [Io avrei usato fantasioso in luogo di immaginario] TURBAMENTO MENTALE. È la comparsa d’immagini sensoriali dotate di piena evidenza realistica, che vengono inquadrate nella realtà esterna, ma si fermano per un processo interno, senza che sia presente o esista l’oggetto o il fatto corrispondente.

Quindi, di fatto, voi siete la mia seduta psicoanalitica.

Prima Allucinazione

Al primo stadio della mia allucinazione c’è stata questa visione.

GRAFICO CREAZIONE-PERCEZIONE

È parte della spiegazione che Cobb condivide con Ariadne, del processo creativo e del potenziale mentale durante il sogno. È INCEPTION:

Avevo già lavorato in passato allo studio di INCEPTION, alla sua struttura formale, durante la fase di indagine preliminare di un’idea che non ha mai visto la luce (unisolo). Avevo già avuto allucinazioni attorno a quel disegno. Mai come questa.

preconizzava il verso, che impedisce agli spettatori di dimenticare l’irrealtà, condizione dell’arte.

Ho visto nel disegno (o almeno nell’immagine residua nella mia mente) la descrizione del processo creativo: dal sogno alla musica. Ho riguardato quel momento del film con occhi nuovi, ho preso appunti:

«Quando dormiamo la nostra mente è in grado di fare qualsiasi cosa.
Immagina di progettare un edificio, ne crei consapevolmente ogni aspetto.
Ma a volte è quasi come si sita creando da solo.»

«È pura immaginazione.»

«In un sogno la nostra mente lo fa di continuo, senza interruzione.
Noi creiamo e percepiamo il nostro mondo simultaneamente e la nostra mente lo fa così bene che neanche ce ne accorgiamo.
Questo ci consente di inserici nel mezzo del processo, assumendo la parte della creazione»

GRAFICO CREAZIONE-PERCEZIONE

«I sogni sembrano reali fino a che ci siamo dentro, non ti pare?
Tu non ricordi mai esattamente l’inizio di un sogno vero?
Ti ritrovi sempre in mezzo a quello che sta succedendo…
Allora come siamo arrivati qui?»

verso prometeo time curve