LAZZARO 111023

Conservatorio Latina

…andare alla radice del suono, come fatto fisico e da qui come fatto musicale […] riproporre, ma allargandone permanentemente i confini, il rapporto tra tecnologia e composizione.

Così Domenico Guaccero nel 1976 introduce il pensiero elettronico di Walter Branchi e illumina le radici della scuola elettroacustica romana. Da queste radici nel dicembre 2020 nasce a Roma il Laboratorio ElettroAcustico Permanente (LEAP), per sostenere la ricerca artistica e musicologica attraverso un processo quotidiano di condivisione, scoperta e restituzione.

LAZZARO 11.10.23 restituisce lo stato attuale di questo percorso, dal sistema fisico di THIN (1969) a quello corporeo di LUZ (1973), tra le pieghe temporali di RIPERCUSSIONI (2015), per approdare all’opera collettiva NO MAN’S WAR (2023).

«Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; ma se cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui». Disse queste cose e poi soggiunse loro: «Il nostro amico Lazzaro si è addormentato; ma io vado a svegliarlo».

THIN
per piatto sospeso e tam-tam amplificati
Walter Branchi (1969), 25’ ca.

RIPERCUSSIONI
per percussioni ed elettronica
Giuseppe Silvi (2015), 8’ ca.

LUZ (da “Descrizione del corpo”)
solo per strumento grave
Domenico Guaccero (1973), 10’ ca.

NO MAN’S WAR
per clarinetto contrabbasso, percussioni e timpano elettromagnetico Lazzaro 20’ ca.

Alice Cortegiani – clarinetto contrabbasso e piatto sospeso
Marco Di Gasbarro – percussioni e piatto sospeso
Giuseppe Silvi – timpano elettromagnetico e tam-tam
Leonardo Zaccone – tam-tam
Davide Tedesco – regia del suono

In riflesso una scultura di Fabio Giorgi Alberti

Con il supporto di Centro Ricerche Musicali, Ars Ludi, Fondazione Isabella Scelsi