Dal Dicembre 2020 appare sulle mappe di Roma, a due passi da Villa Lazzaroni, quartiere Appio Latino. Nonostante la geolocalizzazione, che dopotutto può essere solo temporanea, il Laboratorio punta ad essere Permanente in quanto oggetto sociale, nel luogo fisico delle persone che lo animano. ElettroAcustico, perché è nella storia della ricerca musicale romana, la necessità di trovare nell’ascolto il luogo d’unione tra tecnologia e strumento acustico. LEAP, salto, quello che facciamo con il pensiero inseguendo l’intuizione.

La musica non è solo composizione.
Non è artigianato, non è un mestiere.
La musica è pensiero.

Il LEAP è il luogo eterotopico per la condivisione della ricerca con il pubblico. La soglia di questo luogo: l’idea che lo strumento musicale è uno strumento di pensiero: un dispositivo retroattivo: lo specchio attraverso cui il confronto con la sala da concerto è parte della composizione.
La dimensione di bottega artigianale che alimenta l'attività quotidiana del LEAP ha radici profonde nella storia della musica di ricerca e sperimentazione. In questa dimensione la tecnologia è organica alla musica e si riversa con strumenti nuovi, tecnici e di pensiero, nelle possibilità creative del laboratorio.
L'articolazione e lo sviluppo degli strumenti d'invenzione, nel dialogo con gli strumenti esistenti, richiedono una nuova scrittura per una nuova prassi musicale in una costante relazione pluridirezionale.

LEAPERS:

Sulla soglia dell'immenso non sapere, la garanzia non è finalità.
Un percussionista in feedback. Guarda la lente che lo riguarda con riguardo del circostante.
Maestro di difesa contro le arti oscure. Inizia ad udire in età prenatale. Ascolta dall'età di 27 anni ma punta con rispetto a sentire.
Poeta, performer, musicologo. Lancia sampietrini sulle vetrine del mondo.

SALTI:

SALTATI:

archi di pietra, secondo respiro

Verso ← Prometeo. Sabato tredici gennaio duemilaventiquattro Giuseppe Silvi condividerà un’introduzione all’opera di Luigi Nono in previsione della messa in scena veneziana.

archi di pietra, primo respiro

Il sei novembre duemilaventitré, alle ore sedici, Pasquale Citera condividerà un’analisi di An Index of Metals di Fausto Romitelli in vista del concerto dell’otto novembre duemilaventitré presso l’Auditorium Parco della Musica.

Short Theatre

11–12–13 settembre | h 10–13 Teatro India | Sala A laboratorio di pratiche acustiche